Si scattano foto per comunicare ma anche per "esserci", per "essere visti", basti pensare all'enorme quantità di selfie da cui siamo invasi. Nel mio viaggio in India, nel 1989, no smartphone, no Internet, ho realizzato 400 foto in circa due mesi, oggi c'è chi le fa in due giorni!
Quanto è poco il tempo che si dedica alla loro osservazione, alla loro fruizione, il ditino che scorre frenetico sul cellulare è l'immagine a ci siamo abituati.
Le foto che mi piacciono sono quelle in cui si va "oltre" il ricordo, quelle in cui ogni volta che le guardo scopro dei nuovi particolari.
Questo, spero di trasmettere a chi osserva le mie foto.
Giò Camia ci fa riflettere sul complesso e sull'equilibrio visivo tra vuoto, natura, solidità, forma, colore, materia e cultura. Un confronto che ognuna di queste dimensioni rivela per trasportarci, al di là di esse, in un ambiente ineffabile, etereo quanto travolgente.
Utilizzando la fotografia, l’artista mette al suo servizio i mezzi offerti dalla sua formazione, realtà, visione, fantasia e, certamente una certa abilità tecnica, della costruzione con cui sottolineare la visione panoramica della sua ricerche.
Leggi di più...
Massimo ScaringellaLa creatività è per un artista un filtro senza pregiudizio per ridefinire il suo mondo esterno. E l’arte contemporanea riflette gran parte di questo pensiero, che accomuna in una linea comune la ricerca artistica su una scala mondiale.
È indubbio che l’avvento della fotografia ha segnato un profondo cambiamento nella modalità riproduttiva delle immagini e dando la supremazia dello sguardo, rispetto all’intervento materiale come quello della pittura.
Con il far concepire l’opera a partire da un rapporto fortemente voluto con la realtà, capace di fornire indicazioni per guardare e comunicare direttamente con chi guarda, suscitando la percezione di quelle emozioni che sono nel processo creativo per arrivare all’esito finale. La Fotografia ci porta quindi alla sensibilità per rappresentare e generare immagini dell’assoluto. La ricerca artistica fotografica di Giovambattista Camia (Giò Camia) riflette questi concetti e dirige il suo obiettivo evidenziando alcuni temi specifici come la complessità del mondo che ci circonda. Un mondo che sotto lo sguardo attento del fotografo ci si presenta in una forma totalmente diversa da una concezione materialista che sempre abbiamo verso quest’aspetto della nostra società.
Le fotografie di Giò Camia confermano una visione interna dell'artista che indaga nella sua idea dello spazio con una profondità puntinista e dove, quindi, è presente con un sé percepito. Un mondo, in breve, fatto di una presenza fisica dominante talvolta omnicomprensiva, ma questo è ciò che l'artista prende è trasforma in un'immagine "metafisica" che supera il tempo. O meglio, lo sostiene; e il silenzio quello che occupa l'intero spazio sonoro. Giò Camia ci fa riflettere sul complesso e sull'equilibrio visivo tra vuoto, natura, solidità, forma, colore, materia e cultura. Un confronto che ognuna di queste dimensioni rivela per trasportarci, al di là di esse, in un ambiente ineffabile, etereo quanto travolgente.
Utilizzando la fotografia, l’artista mette al suo servizio i mezzi offerti dalla sua formazione, realtà, visione, fantasia e, certamente una certa abilità tecnica, della costruzione con cui sottolineare la visione panoramica della sua ricerche. Dove mostra situazioni che solo apparentemente escono da un mondo onirico ma che in realtà sembrano ricordare che già tutto è successo e quello che si vede è l’ordine delle cose. Dove la calma apparente di situazioni surreali in uno spazio minimo nasconde forse la violenza dell’oltre o forse la trascendenza della poesia.
{{item.description}}
{{text_data.description}}
Giò Camia News
{{text_data.description}}
Ooops... questa pagina non esiste! Verrai reindirizzato alla galleria{{points}}{{gallery_redirection}} Verrai reindirizzato alla Home{{points}}{{gallery_redirection}}